
Le terme hanno fatto da sfondo a molti film: dalle spy-story ai capolavori del cinema, come 8 e ½ di Federico Fellini. Scopriamoli insieme
Le terme: il luogo perfetto per organizzare un addio al nubilato, regalarsi una vacanza nella Tuscia o semplicemente rilassarsi, grazie ai trattamenti di bellezza per corpo e viso.
L’atmosfera delle terme ha un che di esclusivo, ricercato e fascinoso: un tempo sospeso di riposo, relax e rigenerazione. Come quando siamo… nel buio di una sala cinematografica! Terme e cinema hanno in comune, infatti, più di quanto si possa pensare.
Un elemento fondamentale della narrazione cinematografica (e non) è il cambiamento. Gli eroi cambiano sempre, nelle nostre storie. L’eroe affronta una prova e si rigenera, uscendone migliorato e pronto a ricominciare. Insomma: quando parliamo di cambiamento parliamo di rigenerazione, e quando parliamo di rigenerazione… parliamo di terme.
E in effetti, i film ambientati alle terme non mancano: che si tratti di spy-story o di film d’essai, le terme sono spesso diventate location di prim’ordine, al cinema, quando non sono state al centro dei film stessi. Vediamo allora come vengono raccontate le terme nei film!

Cinema e terme: spa e… spy-story
Bond. James Bond. Chissà se l’agente segreto più famoso di sempre si è registrato così, nelle varie terme e spa che ha visitato? Di sicuro il suo creatore, Ian Fleming, appassionato dei piaceri della vita, le conosceva e le amava. In Thunderball – Operazione tuono (1965), lo 007 di Sean Connery deve registrarsi in una spa nella campagna inglese, su specifico ordine del suo capo, M, per riprendersi dagli stress (e dagli stravizi) delle missioni precedenti.
Tra una sauna e un massaggio, però, 007 non solo seduce una graziosa infermiera, ma scopre anche un agente nemico trasformato dalla chirurgia plastica nel sosia di un pilota Nato, al centro di un complotto per impadronirsi di una testata nucleare! Anche nelle sue successive incarnazioni, Bond non mancherà di visitare spa e terme nei suoi film: come paziente dopo le torture di Casino Royale (2006), o come presunto tale, per conoscere la dottoressa Madeleine Swann in Spectre (2015), in una speciale clinica sulle alpi austriache.
Ma anche Austin Powers, la spia anni ’60 interpretata da Mike Myers in una serie di divertentissime parodie del genere spionistico, ama le terme. Nel film Austin Powers – La spia che ci provava (1999), il nostro agente segreto inglese abituato alla libertà sessuale degli anni ’60 si ritrova negli anni ’90. E finisce nella vasca calda delle terme, per una scena che vorrebbe essere seducente, ma è soprattutto esilarante.

Le terme nel cinema d’autore: da Fellini a Sorrentino
Il cinema ha spesso usato le terme come sfondo per storie che vanno oltre la semplice narrazione, per mettere l’accento su temi universali. Il tempo sospeso delle terme, il riposo, il relax diventano così una pausa in cui i personaggi rivedono loro stessi, prendono grandi decisioni, comprendono grandi verità.
Come il Guido Anselmi di Marcello Mastroianni nel capolavoro di Federico Fellini, 8½ (1963): un regista senza idee che cerca disperatamente di sfuggire ai suoi impegni per un nuovo film andando alle terme, cercando di seminare anche mogli, amanti, produttori e generici scocciatori.
Alla fine, però, il caos della sua vita diventa una passerella insensata e surreale ma viva, gioiosa e feconda di creatività.
In L’anno scorso a Marienbad (1961), di Alain Resnais, un uomo e una donna si ritrovano invece in un grande albergo termale, ma i loro ricordi e le loro prospettive non coincidono, in un’indagine sulla soggettività dei ricordi e dei sentimenti. In La cura del benessere (2017), di Gore Verbinski, una località termale nelle alpi svizzere diventa invece sfondo di un thriller dalle venature horror, in cui un broker di Wall Street deve ritrovare il suo capo, perso in trattamenti miracolosi quanto inquietanti.
In Youth – La giovinezza (2015), Paolo Sorrentino usa due grandi alberghi svizzeri con tanto di spa, per raccontare le vite al tramonto di Michael Caine e Harvey Keitel, tra suggestioni di bellezza lontana e ambizioni mai sopite.

Terme e commedia: la vera fuga dal quotidiano
Ma le terme e le spa restano meta di grandi fughe, stacchi repentini e meravigliosi dalla routine di tutti i giorni. Ne sa qualcosa il Ferris Bueller di Matthew Broderick, che in Una pazza giornata di vacanza (1986) fugge dalla scuola portandosi dietro non solo la sua ragazza Sloane e il suo miglior amico Cameron, ma persino la Ferrari d’epoca del padre di lui!
Grazie a una mirabolante faccia tosta, Ferris costruisce la giornata perfetta per fuggire dalla scuola e soprattutto dal preside e dalla sorella, che cercano di coglierlo sul fatto: una fuga allegra e scanzonata tra parate a Chicago, musei e… sì, una spa. Un manifesto della voglia di scappare e rilassarsi, in cui le terme sono, giustamente, un piacere a cui non si può rinunciare. Senza contare Un tuffo nel passato (2010), in cui una vasca calda funziona addirittura da macchina del tempo, scaraventando tre amici nel 1986!
Insomma, le possibilità sono infinite, tante quanto le storie da film che girano intorno alle terme. Ma che si tratti di una storia d’amore o di un’avventura spionistica, di una commedia o di una storia sul senso della vita, tutte cominciano alle terme. Un luogo per cambiare, rigenerarsi, trasformarsi. Per poco tempo o per molto, iniziando una grande rivoluzione o semplicemente staccando dallo stress di tutti i giorni.
Come dicevamo, la base di ogni storia è sempre il cambiamento, piccolo o grande che sia. Iniziate allora la vostra personalissima avventura di trasformazione alle Terme di Stigliano, che vi aspettano per raccontare un film tutto nuovo!
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