
Le Terme nell’Antica Grecia
Nella Grecia dei filosofi, il bagno termale aveva un carattere sociale; il bagno termale nel ginnasio greco era completato da una palestra e da un’esedra dove i filosofi dissertavano con i loro discepoli. Dopo gli esercizi fisici i giovani facevano un’abluzione di acqua calda; raggiunta una piena distensione dopo la fatica fisica, passavano nella esedra per ricevere l’educazione dello spirito attraverso la filosofia e lo studio del teatro.
Gli Antichi Egizi
Sappiamo anche che, più di 3000 anni fa, gli antichi egizi erano soliti lavarsi completamente almeno una volta al giorno. I più poveri dovevano accontentarsi di abluzioni nella acque torbide del Nilo, ma i membri delle classi abbienti avevano sempre in casa una stanza da bagno, alcune munite di rudimentali docce, mentre i faraoni avevano vasche ed aree calde ed addirittura ai loro ordini un “capo della camera da bagno”, come testimoniano gli archivi della corte di Amarna. La pulizia era considerata tanto una pratica salutare quanto un mezzo per curare la propria bellezza; pochi popoli, infatti, furono vanitosi quanto gli egizi. Sia gli uomini che le donne curavano in modo quasi maniacale la manicure e il problema della bellezza dei capelli.

Le Terme Romane
Le terme romane trassero la loro origine dalla fusione del ginnasio greco con il bagno a egizio.
Già prima che Agrippa terminasse nel 12 a.C. nel Campo Marzio le prime terme pubbliche, i bagni (balneum) erano molto frequentati dai romani. Gli imperatori romani fecero spesso a gara per superare i loro predecessori con Terme sempre più grandiose: da Nerone nel 65 d.C. a Tito nell’81 d.C. , da Domiziano nel 95 d.C. aCommodo nella sua villa dei Quintili nel 185 d.C., e poi Caracalla nel 217 d.C., Diocleziano nel 302 d.C. e Costantino nel 315 d.C.. Queste opere rientravano nella strategia studiata per aumentare la loro popolarità e le tariffe di ingresso alle terme venivano tenute appunto molto basse, se non a volte gratuite. Terme sorsero ovunque nell’impero, dalle sabbie del deserto alle Alpi; alcune Terme erano tanto grandi da poter contenere 6000 persone. Stigliano fu una di queste.

I rituali variavano da provincia a provincia a secondo dei costumi locali, ma il concetto generale era il medesimo: si trattava sempre di centri ricreativi polifunzionali. La maggior parte delle terme includeva centri sportivi, piscine, parchi, librerie, piccoli teatri per ascoltare poesia e musica e una grande sala per le feste;si trovavano anche ristoranti e locande per dormire o passare solo alcune ore in “piacevole” compagnia.
Un pomeriggio alle Terme
I cittadini romani terminavano il lavoro nelle prime ore del pomeriggio e si recavano alle terme, che aprivano a mezzogiorno, prima del pasto principale.
Una tipica giornata termale iniziava con ginnastica in palestra, o attività sportiva in un campo esterno, dove di svolgevano giochi anche utilizzando piccole palle in cuoio, o gare di lotta. Successivamente ci si recava ai bagni attraverso tre stanze, partendo da quella con l’acqua più tiepida fino a quella con l’acqua più calda. Si entrava nel tepidarium, che era lo spazio più grande e lussuoso delle terme dove si rimaneva un’ora e ci si ungeva con oli. Poi si andava in stanze più piccole, il calidarium.


Si finiva poi nel laconicum, la stanza finale più calda, riscaldata con aria secca ad altissima temperatura. Dopo la pulizia del corpo e i massaggi, si faceva una nuotata nella piscina del frigidarium.
La giornata terminava nei ristorati e profumati, o in altre aree delle terme dedicate alla lettura o ad attività teatrali.